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UN MONDO DI STARTUP – VOL. 2

UN MONDO DI STARTUP – VOL. 2


7 agosto 2020 | Lavoro e dintorni
UN MONDO DI STARTUP – VOL. 2

 

Nel primo episodio di questo articolo abbiamo esplorato il significato originario e quello oggigiorno accettato, del termine startup. Una volta chiarito a grandi linee questo concetto, affronteremo il dettaglio delle diverse tipologie che oggi si fregiano di questo termine per spiegarsi. 

Iniziamo il nostro excursus con il termine “Newco” un quasi acronimo dei termini anglosassoni “New Company”, con il chiaro riferimento ad una “nuova società”. Tale dicitura viene utilizzata per identificare un’azienda che nasce dalla ristrutturazione di un’azienda cosiddetta “madre”.

Solitamente questo processo di ristrutturazione, si innesca allorquando la casa madre sta vivendo o comunque attraversando un periodo di grosse difficoltà finanziarie, trovandosi di fatto nella necessità di ottimizzare il più possibile le proprie risorse. In un’operazione di questo tipo, si procede a scorporare dall’azienda preesistente alcuni dei suoi “rami” sani, che vengono fatti confluire nella Newco. Quest’ultima poi, ha una totale autonomia gestionale e operativa.

Tale denominazione ha comunque un significato generico e ha carattere temporaneo, vale a dire che identifica la “nuova” azienda solo nel corso del primissimo periodo dalla ristrutturazione.

 

Un'altra fenomenologia è quella legata ai cosiddetti Spin-off. Ancora un termine anglosassone per identificare un’operazione di scissione di una società in due o più parti. Di fatto un progetto collaterale che assume dal principio connotati di totale indipendenza.

È ciò che in italiano può essere definito come la separazione di un ramo aziendale da una società “madre” più grande, che per motivi strategici sceglie di cedere alla startup un proprio prodotto/servizio o un campo di attività.

A volte la neo-costituita startup rimane di proprietà dell’azienda madre, mentre altre volte il “ramo” viene ceduto ad altri imprenditori perché l’azienda madre ha la necessità di procurarsi, attraverso la vendita, nuove risorse da investire in settori che ritiene più strategici.

L’azienda spin-off inizia così a percorrere una strada autonoma che, con il trascorrere del tempo, potrà anche portarla a divenire un competitor diretto dell’azienda madre.

 

Nonostante oggi, come abbiamo avuto modo di vedere, il concetto e di conseguenza, il termine startup viene utilizzato per indicare genericamente qualsiasi società neo-costituita, in origine non era così.

Il core business delle primissime startup ruotava quasi esclusivamente attorno ad una serie di attività dell’ambito tecnologico – informatico.  Queste aziende erano fortemente votate ad una rapidissima crescita in un breve lasso di tempo, tanto da affermarsi a livello mondiale. In questa schiera annoveriamo sicuramente i casi di Facebook, Instagram e Snapchat, anche se va detto che i singoli casi e soprattutto la loro genesi è spesso molto diversa. In un primo tempo, però, non era solo il settore a caratterizzare una startup ma anche la necessità di attirare finanziamenti spesso di importo consistente.

Queste società, infatti, non di rado erano frutto di un’idea brillante di giovani tecnici che, se da un lato vantavano una preparazione tecnica di tutto rispetto, dall’altra rivelavano di avere una limitata competenza finanziaria.

Per questo motivo, cercavano di ottenere i capitali necessari all’avvio della loro azienda attraverso la cessione di una parte delle quote societarie.

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