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TRANSIZIONE ECOLOGICA: QUALI NOVITÀ?

TRANSIZIONE ECOLOGICA: QUALI NOVITÀ?


14 aprile 2023 | Lavoro e dintorni
TRANSIZIONE ECOLOGICA: QUALI NOVITÀ?

TRANSIZIONE ECOLOGICA: QUALI NOVITÀ?

Il tema più importante dei nostri tempi. Una sfida sociale su cui la politica deve necessariamente investire. Un punto che dovrebbe essere il primo di ogni programma elettorale, il primo di ogni dibattito in qualsivoglia sede.Vediamo dunque, quali novità ci sono all’orizzonte.

GAS SERRA, ZERO EMISSIONI: UNA SFIDA DALL’EUROPA.

I grandi temi sono sempre messi in prima fila dall’Unione Europea. Il raggiungimento del livello di zero emissioni è senza dubbio un nodo cruciale nella politica europea. L’obiettivo è quello di ottenere questo risultato entro il 2050, riportando tutti gli organismi pulsanti, tutto ciò che muove la società, a una transizione sicura e duratura.

CASSA DEPOSITI E PRESTITI PER LA TRANSIZIONE ECOLOGICA.

In questo senso, la spa controllata dal ministero dell’Economia, la Cassa Depositi e Prestiti, ha varato per il triennio 2022 – 2024 un piano teso allo sviluppo sostenibile del Paese. Il piano dovrebbe ispirarsi a quanto richiesto dall’Unione Europea in materia di sviluppo sostenibile. L’ambizioso piano strategico dovrebbe puntare a ridurre, se non addirittura a colmare, il gap che il nostro Paese ha accumulato nel corso degli anni in questo settore. Sono 10 le aree di intervento che vanno a soddisfare quelli che sono gli obiettivi già enucleati dall’Agenda 2030 dell’ONU e riferiti al Piano Nazionale di Ripresa e di Resilienza. La transizione energetica, il cui piano varato dalla Cassa Depositi e Prestiti, dovrebbe giocare un ruolo fondamentale non solo nella crescita economica del Paese, ma anche, se non soprattutto, una gestione green dell’impatto che le attività umane hanno sul nostro ambiente. Si stima che nei prossimi 10 anni l’abbattimento delle emissioni potrebbe generare un beneficio economico per un ammontare di 400 miliardi di euro.

CASSA DEPOSITI E PRESTITI: SVILUPPO DELL’EFFICIENZA ENERGETICA DEGLI EDIFICI, UNA SFIDA AMBIZIOSA

In questo senso partiamo da un contesto in via di sviluppo. L’adeguamento delle strutture è già una realtà molto dinamica, specialmente per quanto concerne le nuove costruzioni. Il contesto italiano mostra un graduale miglioramento, con la maggior parte delle nuove costruzioni caratterizzate dalle classi energetiche più alte (90% classe A-B), ma ancora con ampi margini di efficientamento (si consideri che ad oggi oltre il 60% degli edifici residenziali e circa il 45% degli edifici non residenziali appartengono alle classi energetiche inferiori). In base agli ultimi dati, dal 2005 al 2019 le emissioni di gas collegate all’utilizzo degli edifici in Italia sono diminuite del 18% (rispetto a una media UE che si attesta al 23%). Cassa Depositi e Prestiti spiega nel Piano Strategico come sia fondamentale - al fine di raggiungere gli obiettivi stabiliti, perseguendo un passaggio graduale verso un’economia a basso impatto di carbonio - garantire la sicurezza del sistema energetico nazionale (soprattutto in relazione agli sviluppi del contesto internazionale che stiamo vivendo): l’emergenza ha infatti posto l’accento sulle vulnerabilità del nostro Paese sotto il profilo della sicurezza energetica, in particolare in relazione alle infrastrutture di approvvigionamento di gas naturale.

 

 

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