SANITà€ E CONTRATTI NAZIONALI: LE NEWS

SANITÀ E CONTRATTI NAZIONALI: LE NEWS
Si lavora, tanto, e lo si fa per riuscire a stare al passo coi tempi economici. Il costodella vita cresce, perché con l’andare della crisi - i cui elementi scatenanti ora sono molteplici – i prezzi montano e le famiglie sono in difficoltà.
In questo contesto di profonda instabilità, per alcune categorie si profilano orizzonti migliorativi. Il comparto della sanità, ha potuto godere di un aumento in busta paga che ha interessato oltre mezzo milione di lavoratori del settore.
È recente la notizia secondo cui il contratto collettivo del personale della Sanità ha potuto godere di un rinnovo. Tale operazione è stata finalizzata ad un aumento delle retribuzioni tabellari, alla revisione dei vari inquadramenti e incarichi, alla tutela del lavoro agile e delle indennità speciali.
Nello specifico, il contratto prevede un sensibile miglioramento sia sul fronte della retribuzione che su quello dei diritti. Tale manovra si configura come lo startup perun definitivo rilancio del servizio sanitario, specie dopo gli anni della pandemia (che per altro ancora non sono finiti). Gran parte dei sindacati si dicono soddisfatti nel riconoscere al provvedimento i giusti meriti.
Dunque, dal 1° gennaio di quest’anno, e dunque anche in via retroattiva, è stato concesso un aumento medio degli stipendi, come da tabelle, di circa 91 euro medi per 13 mesi. Inoltre, applicando il nuovo metodo di classificazione professionale, è stato previsto un ulteriore incremento di 13 euro al mese per 13 mensilità.
Per quanto attiene alle progressioni economiche, la nuova normativa prevede anche dei differenziali economici basati su incrementi stabili della retribuzione al fine di riconoscere ai gradi maggiori una corretta competenza professionale che, gradualmente i dipendenti acquisiranno.
Come preannunciato, la normativa che regolamenta il nuovo contratto, prevede anche un restyling del sistema classificatorio del personale della sanità. Si prevedono cinque aree di inquadramento ed un’area di elevata qualificazione.
Con il nuovo contratto di lavoro, anche nell’ambito della sanità viene riconosciuto il cosiddetto smart working, che nello specifico va a sostituire il cosiddetto telelavoro.
Infine, l’accordo prevede anche la valorizzazione di alcuni specifici profili che godono d’indennità.