s

QUALE DPCM SOTTO L'ALBERO?

QUALE DPCM SOTTO L'ALBERO?


18 dicembre 2020 | Lavoro e dintorni
QUALE DPCM SOTTO L'ALBERO?

Mentre fervono i preparativi per il Natale più difficile degli ultimi decenni, i cittadini italiani sono in attesa di scoprire quali saranno le regole da rispettare nei giorni clou delle festività.

Appare chiaro che non sarà un Natale come gli altri e che, per ovvi motivi, dovremo rinunciare ai brindisi conviviali e alle passerelle nei centri città.

Tra poche ore sarà tutto più chiaro e scopriremo quali saranno le regole da rispettare per i lavoratori e non solo.

Quello che già sappiamo è che, Palazzo Chigi, ordinerà un giro di vite a tutte le attività, decretando la zona rossa per tutta Italia, con un’ipotesi concreta di lockdown continuo.

Fatta questa premessa, è bene sottolineare che al momento sul tavolo del Consiglio dei Ministri ci sono due opzioni per l’attuazione della zona rossa. Il Natale sarà blindato con la sola deroga che riguarda la mobilità per andare a trovare i congiunti. Pare si profili la possibilità di accogliere fino ad un massimo di due persone oltre ai residenti. Da sciogliere il nodo legato agli under 14; nel decreto scopriremo se questi ultimi sono conteggiati nel computo degli spostamenti o meno.

Vediamo però nello specifico quali sono le due proposte sui cui il Consiglio dei Ministri sta riflettendo in queste ore.

La prima ipotesi, che vede il premier Giuseppe Conte principale mediatore, prevede un’interruzione al regime di lockdown con tre giorni di libertà tra i giorni di Natale e quelli di fine d’anno. Una linea “soft” dunque, che permetterebbe la circolazione nei giorni 28, 29 e 30 dicembre, mentre la chiusura totale la si avrebbe il 24, 25, 26 e 27 dicembre e, successivamente, nei giorni 31, 1, 2 e 3 gennaio.

Il secondo e più stringente scenario, in questo caso, promosso dal gruppo di ministri convinti di dover tenere un maggior rigore (Speranza, Boccia e Franceschini), porterebbe ad una chiusura totale dal 24 dicembre al 6 gennaio, senza alcuna interruzione.

Quello che sembra già certo è che gli spostamenti, sempre nel computo delle regole stabilite dal DPCM, potranno avvenire con le automobili e fino ad un massimo di due persone (esclusi gli under 14); mentre per il coprifuoco (confermato), l’ala rigorista del Consiglio dei Ministri spinge per un anticipo alle ore 20.

Infine, il nuovo DPCM dovrebbe prevedere anche la regolamentazione dei ristori, ricevendo finalmente il benestare delle Regioni e di Italia Viva.

Aspettiamo trepidanti le decisioni del Governo, consapevoli che qualsiasi scenario richiederà tanta pazienza e la capacità di affrontare una criticità che per il momento, nonostante l’incombere dei vaccini, non accenna a diminuire la sua stretta.

Commenta questo articolo