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PENSIONI PRECOCI QUALI NOVITà€

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15 aprile 2022 | Lavoro e dintorni
PENSIONI PRECOCI  QUALI NOVITà€

PENSIONI PRECOCI: QUALI NOVITÀ?

Lavori da una vita intera? Il meritato riposo sembra non arrivare mai. In questo articolo potrai leggere di alcune novità che riguardano il mondo delle pensioni, ed in particolare di quelle relative ai cosiddetti “precoci”.Infatti, in attesa di una vera e tanto auspicata riforma delle pensioni (molto probabilmente con un potenziamento per i beneficiari e le scadenze), giungono a noi alcune novità riguardanti i cosiddetti “precoci”. Con la cosiddetta Quota 41, l’attuale normativa prevede che i lavoratori possono entrare in regime pensionistico anticipandosi rispetto a quelli che sono i termini previsti dalla Legge Fornero. In particolare, per attuare tale procedura, bisogna maturare i requisiti entro il 1° marzo e il 30 novembre.Detto questo, è bene sottolineare che entro il prossimo anno, l’unica novità che si prevede, riguardante il sistema pensionistico, e quella relativa proprio all’ampliamento dei beneficiari delle cosiddette pensioni precoci. In particolare, a questa categoria potrebbero essere assegnati anche gl’impiegati di lavori gravosi, i quali attualmente sono inseriti nei parametri pensionistici di APE Sociale. Per il momento quindi, sembra inattuabile un’estensione generalizzata della “Quota 41”.Ciò non di meno sarà possibile per il governo agire su strumenti normativi già esistenti, grazie a potenziamenti ed estensioni (anche se limitate).E allora, quali saranno i requisiti d’accesso al sistema pensionistico precoce? Ebbene i lavoratori che risultano iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria e che detengono una contribuzione datata al 31/12/1995, qualora fossero in possesso di ulteriori 12 mensilità contributive, risalenti ad un’età inferiore ai 19 anni, potranno godere dei benefici del pensionamento precoce. In questo caso possono accedere alla cosiddetta Quota 41. Di fatto, questa categoria può attivare il proprio status di pensionato, a partire dai 41 anni di contribuzione.Vediamo ora quali sono le categorie considerate precoci: in primo luogo, i disoccupati dopo tre mesi dalla NASpI; i caregiver; gl’invalidi civili con almeno il 74% di riduzione delle proprie capacita di operare in contesto lavorativo; infine, come detto, gli impiegati in lavori altamente usuranti.

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