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LAVORO E DECRETO TRASPARENZA: QUALI NOVIT�

LAVORO E DECRETO TRASPARENZA: QUALI NOVIT�


16 settembre 2022 | Lavoro e dintorni
LAVORO E DECRETO TRASPARENZA: QUALI NOVIT�

LAVORO E DECRETO TRASPARENZA: QUALI NOVITÀ?
Il decreto Trasparenza che recepisce la direttiva UE n. 1152 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.176 del 29 luglio 2022. Con tale norma si dispongono nuovi obblighi relativi al rapporto tra il datore di lavoro e i lavoratori. Nello specifico, questi ultimi, a partire dallo scorso agosto, potranno ricevere tutte le informazioni relative al contratto di lavoro. Tali informative, come vedremo, dovranno pervenire entro 60 giorni dalla richiesta.
Dunque, i datori di lavoro, dallo scorso agosto, sono depositari di nuovi obblighi di trasparenza nei confronti del proprio personale dipendente.
Vediamo nello specifico cosa prevede il decreto. In primo luogo vanno riferite le informazioni dettagliate sul rapporto di lavoro, in termini di contratto applicato, inquadramento, sedi, orari, mansioni e prescrizioni minime. Nella fattispecie, ad esempio circa il periodo di prova. Vengono dunque recepite le indicazioni contenute nel D.lgs. 104/2022, che fa propria la direttiva Europea relativa alle condizioni di lavoro trasparenti e prevedibili. Tale D.lgs. è stato pubblicato su Gazzetta Ufficiale lo scorso 29 luglio ed è entrato in vigore lo scorso 13 agosto.
Le novità riguardano anche le piattaforme digitali. Queste ultime vanno messe a conoscenza dei dipendenti, qualora siano utilizzate per l’organizzazione e l’esecuzione del lavoro.
L’applicazione di tale normativa è relativa ai contratti di tipo subordinato, a tempo indeterminato o a termine, anche part-time, a somministrazione, intermittente, parasubordinato e prestazioni occasionali.
Le sanzioni vanno da 250 a 1.500 euro per ogni lavoratore a cui è stata omessa una qualunque informazione, anche nel caso in cui tale informazione sia stata data in modo incompleto.
Per quanto attiene alle fattispecie da dover comunicare al lavoratore, anche queste ultime sono contenute nel decreto. Inoltre, le informazioni vanno comunicate in forma scritta, trattandosi di dati fondamentali per il
corretto svolgimento del lavoro: orari, mansioni,inquadramento ecc.

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