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DISTRARSI SUL POSTO DI LAVORO: IL DEMONE DIGITALE

DISTRARSI SUL POSTO DI LAVORO: IL DEMONE DIGITALE


18 novembre 2022 | Lavoro e dintorni
DISTRARSI SUL POSTO DI LAVORO: IL DEMONE DIGITALE

DISTRARSI SUL POSTO DI LAVORO: IL DEMONE DIGITALE

La maggior parte degli studi convergono nell’affermare che, nel corso di una settimana lavorativa, i dipendenti trascorrono dalle 13 alle 15 ore nella lettura della corrispondenza digitale. Tale stima, rappresenterebbe quasi il 30% dell’orario medio di lavoro settimanale. A questo dato, dobbiamo aggiungere l’ammissione da parte della maggior parte dei lavoratori dipendenti, i quali affermano di trascorrere almeno un’ora al giorno tra e-mail private, messaggi di testo e telefonate. Non di rado poi, si aggiungono a queste attività anche, l’acquisto e il gioco online, oltre alla frequentazione di siti d’incontro. Sono queste le attività extra svolte in orario di lavoro, evidenziate dalla maggior parte dei sondaggi. Alla luce di quanto emerge da questi ultimi, sembra superfluo dire che la produttività sul posto di lavoro ne risente negativamente. A questo va aggiunto che, la tecnologia digitale contribuisce a rendere meno influenti i dirigenti. La comunicazione nel flusso B2B e B2C verso dipendenti e consumatori sta diventando ogni giorno più confusa. Le distrazioni digitali e il multitasking riducono sensibilmente il livello di attenzione di qualsiasi interlocutore. Il risultato è rappresentato dalla minore efficacia sia verso la clientela, ma soprattutto all’interno di uno staff di lavoro.

DISTRARSI SUL POSTO DI LAVORO: COME INVERTIRE LA TENDENZA?

La stragrande maggioranza degli addetti ai lavori sostiene che bisogna generare messaggi di grande rilevanza. Costruire un appeal tale, da ridurre i fenomeni di distrazione a mero rumore di fondo. L’agire deve risultare coerente rispetto a quanto si richiede ai propri interlocutori. Inoltre, l’efficacia di un messaggio è direttamente proporzionale alla qualità con cui viene scritto o pronunciato. Per rendere tutto più fluido, è molto importante che siano sempre chiari gli obiettivi da raggiungere e, soprattutto, i mezzi e gli strumenti utilizzati. Pertinenza e autenticità diventano fondamentali nel raggiungimento di un livello di attenzione, che possa frapporsi tra il lavoro e la distrazione. Solo attraverso il pieno coinvolgimento degl’interlocutori, sarà possibile ridurre il livello di distrazione.

DISTRARSI SUL POSTO DI LAVORO: IL DIGITALE CONTRO IL DIGITALE.

Portare lo scontro sul terreno preferito degli enti di distrazione di massa, può essere una valida strategia. Comunicare in digitale, catturando l’attenzione, può rappresentare la nuova frontiera dell’organizzazione di uno staff di lavoro. Un contributo interessante ha come prerogativa la chiarezza e la brevità. Chiari e concisi, per ottenere risultati eclatanti. Attenzione però a non essere onnipresenti o poco presenti. I messaggi, la comunicazione dovrà essere sempre misurata ed equilibrata. Inoltre, sarebbe sempre bene costruire una metodologia di comunicazione in grado di essere quantificata.

DISTRARSI SUL POSTO DI LAVORO: CONCLUSIONI

Il demone digitale occupa ormai gran parte delle nostre vite. Sul posto di lavoro può rappresentare un’opportunità, ma al contempo, si pone anche come mezzo di evasione ed eversione. In ambito lavorativo, riportare l’universo digitale al suo reale scopo, quello cioè di fattore coadiuvante, è una sfida non da poco per chi ha la responsabilità di organizzare un team di lavoro. Battere il “demone” sul suo stesso terreno è una cosa possibile. Vanno messi in campo una serie di protocolli di gestione che hanno alla base la chiarezza del messaggio e soprattutto l’essere concisi ed accattivanti. 

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