s

Curriculum: 5 caratteristiche per colpire nel segno...il selezionatore!

Curriculum: 5 caratteristiche per colpire nel segno...il selezionatore!


26 ottobre 2018 | Lavoro e dintorni
Curriculum: 5 caratteristiche per colpire nel segno...il selezionatore!

Sei disoccupato e cerchi lavoro? Lavori, ma sei alla ricerca di una nuova occupazione? Sei un neodiplomato o un neolaureato alla ricerca del tuo primo impiego? Sei rimasto senza lavoro dopo tanti anni e devi fare conti con un mercato del lavoro che non è più quello nel quale ti sei inserito tanti anni fa?

In qualunque di queste condizioni tu sia dovrai fare i conti con il curriculum vitae che è il biglietto da visita con il quale ci presentiamo ad un selezionatore. Al selezionatore bastano davvero pochi secondi per decide, scorrendo il tuo cv, se convocarti per un colloquio oppure no. Quindi, se il tuo obiettivo è ottenere un colloquio di lavoro, è fondamentale che il tuo curriculum sia tale da attirare l’attenzione di chi legge, suscitare il suo interesse e indurlo a convocarti per un incontro conoscitivo.

Quali sono le fondamentali caratteristiche che deve avere un curriculum per suscitare l’attenzione del selezionatore in pochi secondi?

 

Chiarezza degli obiettivi professionali

Dal cv deve rilevarsi con chiarezza quello che è il vostro obiettivo professionale, la mansione che vi candidate a svolgere, la posizione lavorativa che volete ricoprire. Spesso le ricerche hanno carattere di urgenza e pertanto il selezionatore ha bisogno con immediatezza di sapere se il profilo professionale che vi candidate a ricoprire risponde alla mansione oggetto della ricerca. Inoltre, indicare nel curriculum la posizione lavorativa per la quale si concorre trasmette al selezionatore l’idea di trovarsi di fronte ad un candidato determinato e consapevole dei suoi obiettivi, un candidato che proprio perché motivato, difficilmente, se assunto, lascerà il lavoro.

Coerenza rispetto alla candidatura

I dati inseriti nel curriculum, devono essere coerenti con la posizione lavorativa per la quale ci si candida: se ci candidiamo per la posizione di impiegato contabile e non abbiamo né il diploma di ragioneria né la laurea in economia e non abbiamo mai ricoperto tale posizione, certamente non faremo nient’altro che irritare il selezionatore che evidentemente andrà a cestinare il nostro cv; analogamente se rispondiamo ad un annuncio con il quale si cerca un magazziniere con esperienza e noi non abbiamo mai svolto tale lavoro, non possiamo poi meravigliarci di non essere contattati per un colloquio.

E’ evidente che non possiamo candidarci ad un annuncio di lavoro solo perché stiamo cercando lavoro: i candidati vengono selezionati anche sulla base dei requisiti richiesti per la specifica mansione: se non siamo in possesso di tali requisiti il nostro cv risulterà incoerente rispetto alla mansione oggetto della candidatura e finirà direttamente nel cestino. Del resto quando vi chiedono: ”Che ore sono?” , mica rispondete “Oggi c’è il sole”?

Ordine e sintesi

Un curriculum ben organizzato ed adeguatamente formattato, diviso in sezioni definite in cui le informazioni sono facilmente rilevabili, trasmetterà a chi legge una analoga impressione di voi: il selezionatore si aspetterà un candidato con buone doti organizzative ed inoltre lo aiuterete con rapidità ad individuare le informazioni rilevanti ai fini della selezione.

E per la lunghezza? Quante pagine pensate debba essere un curriculum efficace? Se siete dell’idea che “più scrivo meglio è” sappiate che siete fuori strada; diversamente da quanto comunemente si crede, i cv più efficaci sono quelli lunghi non più di 2/3 pagine nelle quali inserire le informazioni coerenti e rilevanti rispetto alla mansione per la quale ci si candida. In altre parole, se vi candidate come cuoco, ma nella vostra vita avete fatto anche il cameriere e magari molti anni prima, non è necessario ripotarlo nel cv “così allungo il brodo”: facendolo otterrete solo il disappunto del selezionatore che nel tentativo di districarsi nell’elenco della spesa che avete fatto, tentando di rintracciare le informazioni che vi rendono il candidato ideale, finirà per spazientirsi passando al candidato successivo.

Accurata revisione

Se è vero che il curriculum è il nostro lascia passare per il colloquio, è fondamentale non lasciare nulla al caso e prendersi del tempo per rileggerlo e rivederlo più volte. Non vorrete mica che per un banale errore ortografico escludano il vostro cv? Sappiate che la presenza di errori ortografici, sintattici o refusi è più diffusa di quanto immaginiate e causata per lo più dalla scarsa attenzione che si dedica alla realizzazione del curriculum. Non è così difficile incappare in candidati impossibili da contattare. Perché? Semplicemente perché hanno inserito una cifra in meno del contatto telefonico o hanno digitato male il loro indirizzo mail. Quel tempo che può sembrarvi sprecato se utilizzato per la revisione del cv, a lungo termine potrà invece contribuire all’ottenimento del tanto desiderato colloquio di lavoro.

Attenzione alle soft skills

Avete inserito nel cv tutti i vostri titoli di studio, i vostri percorsi formativi, le vostre esperienze professionali convinti che in tal modo fornire al selezionatore tutti i dati di cui ha bisogno? Se la vostra risposta è si, certamente il vostro curriculum non è efficace e questo perché un selezionatore non è interessato solo a sapere quali sono le vostre conoscenze e le vostre competenze tecnico - professionali, bensì è maggiormente interessato a capire che personalità avete, quali sono i tratti distintivi del vostro carattere, quali i vostri punti di forza, in altre parole per valutare se siete il candidato giusto ha necessità di conoscere le vostre soft skills, quel bagaglio di competenze traversali che fanno di voi un candidato unico. Eh si, perché se per esempio cerco un geometra anche senza esperienza, sarò sopraffatta da una mole di cv di candidati che certamente hanno tutti il diploma di geometra e non hanno esperienza, ma proprio per questo avrò bisogno di andare oltre il cosa sanno ed il cosa sanno fare perché per questi aspetti sono tutti simili gli uni agli altri; avrò necessità di capire chi sono, quale è il valore aggiunto che possono offrire alla mia azienda, al fine di stabilire se convocarli per un colloquio oppure no.

Ciò premesso, è evidente che nella stesura di un curriculum bisogna dare spazio alle competenze trasversali, poiché ai fini della valutazione di un candidato, fanno la differenza!

 

Un curriculum efficace è un curriculum curato e ragionato: se vuoi scoprire di più sui metodi funzionali per la stesura di un curriculum e comprendere meglio in che modo viene letto e valutato da un selezionatore contattaci qui

scritto da Marina Longobardi – HR Specialist

Se ti è piaciuto l’articolo, lasciaci un commento.

Commenta questo articolo