CONTRATTI NAZIONALI: LA SANITà€ TRA AUMENTI DI STIPENDIO, SMART WORKING E INDENNITà€

CONTRATTI NAZIONALI: LA SANITÀ TRA AUMENTI DI STIPENDIO, SMART WORKING E INDENNITÀ
Pensando alle diverse categorie di lavoratori, ogni qual volta possiamo raccontare di un rinnovo dei contratti nazionali, immaginiamo gli interessati sospirare di sollievo pensando ad un’evoluzione positiva dei propri diritti. In arrivo il nuovo contratto nazionale per la sanità. Dunque è arrivato il via libera del Consiglio dei Ministri al nuovo contratto del comparto Sanitario per quanto attiene il periodo legato al triennio 2019 – 2021. L’ipotesi di rinnovo era già stata sottoscritta nello scorso mese di giugno e la firma che sancirà la definitiva ammissione dovrà avvenire entro la fine di questo mese, concernendo tutto il personale sanitario e amministrativo facente parte del Servizio Sanitario Nazionale. Cosa prevede il nuovo contratto nazionale per la Sanità? In primo luogo dovrebbe considerare un aumento degli stipendi e delle indennità per professionisti ed operatori, poi, nel nuovo contratto nazionale dovrebbero comparire anche nuove direttive riguardanti il lavoro agile ed una nuova categorizzazione del personale. Il Contratto Nazionale del Lavoro per la Sanità: lo specifico. Come detto, il nuovo contratto del lavoro per la Sanità parte da un aumento in busta paga per quasi 600 mila professionisti sanitari ed operatori del settore. Per quanto concerne le buste paga e gli aumenti previsti: a decorrere dal 1° gennaio 2021 tutti gli operatori sanitari interessati potranno godere di un incremento medio a regime degli stipendi tabellari per un ammontare di circa 91 euro per un arco temporale di 13 mensilità oltre ad una rivalutazione dei fondi previsti per la contrattazione integrativa che dovrebbero ammontare a circa 12 euro, anche questi per 13 mensilità. Il comparto infermieristico, vale a dire per circa 270 mila infermieri, dovrebbe godere di un aumento procapite compreso tra i 146 e i 170 euro. Facendo riferimento anche all’indennità, il nuovo contratto di lavoro dovrebbe prevedere un incremento medio di 175 euro mensili per operatore.