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CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI QUALI NOVITà€

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1 aprile 2022 | Lavoro e dintorni
CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI  QUALI  NOVITà€

CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI : QUALI  NOVITÀ?

La cosiddetta Cassa Integrazioni Guadagni, detta anche CIG, è un utilissimo istituto legislativo che prevede una prestazione economica erogata dagli enti previdenziali – INPS e INPGI – a tutti quei lavoratori temporaneamente sospesi dall’obbligo di fornire prestazione lavorativa o che risultino essere in regime lavorativo ridotto. Specie negli ultimi due anni, questo istituto è stato oggetto di grande attenzione perché è risultato essere uno degli strumenti maggiormente utilizzati dalle aziende per sopperire alla crisi pandemica, grazie anche agli interventi a sostegno decisi dal governo. La ratio legis è quella di venire incontro alle aziende che si trovino in momentanea difficoltà, sgravandole in parte dei costi della manodopera temporaneamente non utilizza.

La CIG si distingue in ordinaria (con risorse degli stessi INPS o INPGI) e straordinaria o CIGS (con risorse del Ministero del lavoro e delle politiche sociali).

Ed è proprio della cosiddetta CIG ordinaria che parliamo in questo articolo.

È ufficiale, infatti, che anche i lavoratori a domicilio e coloro che si trovano in regime di apprendistato, potranno usufruire dell’istituto previdenziale di cui stiamo parlando. In particolare, l’INPS ha ufficializzato quelle che sono le norme per poter applicare la cassa integrazione anche alle due categorie sopracitate. In particolare, per quanto concerne i lavoratori con contratto d’apprendistato, risultano compresi nel provvedimento anche coloro che risultano assunti con contratto di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore e gli assunti con contratto di apprendistato di alta formazione e ricerca.

Nello specifico, l’ultima legge di bilancio (L. 234/2021) entrata in vigore lo scorso primo gennaio, aveva previsto la sopracitata misura che però attendeva le specifiche di utilizzo da parte degli enti previdenziali. Tali specifiche sono giunte con il Messaggio 1403/2022 dello scorso 29 marzo.

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