CASSA INTEGRAZIONE COVID

Come previsto dalla legislazione italiana, la cassa integrazione – erogata da INPS o dall’INPGI – è una elargizione economica a favore di lavoratori per cui è stata attivata una sospensione dell’obbligo di prestazione lavorativa o comunque in una posizione di orario lavorativo ridotto. La cosiddetta ratio legis, sta nel fatto di contribuire alla salute delle aziende che si trovano in uno stato di difficoltà. È un istituto introdotto nell’ordinamento statale con un D.lgs. del 12 agosto 1947, n.869 e che almeno fino agli anni 70 prevedeva disposizioni volte a integrare i salari.
Con un recente comunicato, l’INPS ha dato il via libera alla prosecuzione delle Casse Integrazioni con causale Covid. L’INPS garantisce una copertura finanziaria fino a 8 miliardi di euro. Il comunicato fa si che le aziende possano tirare un sospiro di sollievo, visti i recenti blocchi alle domande di cassa integrazione. Tutto ciò è stato reso possibile dall’approvazione di una norma, durante il CDM del 05/06/2021. La norma si avvale della rimodulazione di alcune voci di spesa relative alle integrazioni salariali oltre che ad alcuni risparmi provenienti dalle misure messe in atto con il Decreto Ristori dello scorso anno.
Ricordiamo che la situazione era precipitata a partire dalla fine di maggio, e che il Governo ha prontamente reagito nel giro di una settimana, arrivando allo scorso Consiglio dei Ministri ad approvare la suddetta norma, che ha reso possibile lo sblocco di ulteriori fondi per l’erogazione delle Casse Integrazioni. Dallo scorso 8 giugno è arrivata dunque l’ufficialità che permetterà la prosecuzione della misura cautelare a favore di imprese e lavoratori. Le richieste dovranno pervenire con il consueto iter, e secondo i canali previsti dagli istituti di previdenza sociale. Ricordiamo altresì che il Decreto Sostegni dello scorso 22 marzo 2021, ufficializzava la possibilità di fruire di 13 settimane di cassa integrazione, entro il 30 giugno 2021 o, in alternativa, di 28 settimane entro il 31/12/2021, per tutte quelle aziende che si avvalgono invece del Fondo di Integrazione Salariale.