BUSTE PAGA: QUALI DETRAZIONI?

Le tasse, ovvero lo spauracchio, la croce senza delizia di ogni lavoratore, quell’elemento che a fine mese ci fa dannare l’anima alla lettura delle nostre agognate buste paga.
Ebbene, di tanto in tanto, qualche buona notizia arriva a tranquillizzare specie coloro che hanno un reddito annuo basso.
Vediamo le detrazioni di quest’anno e come ci sentiremo di fronte alla voce IRPEF.
L’ultima manovra finanziaria ha permesso di rimodulare il rapporto di alcune categorie nei confronti dell’IRPEF. Nella suddetta legge di Bilancio, è riportata una nuova segmentazione delle fasce di reddito relativamente alle detrazioni IRPEF. Le classiche fasce di reddito, sono istituite non solo per il calcolo delle detrazioni, ma, questa volta, anche per ulteriori maggiorazioni a vantaggio dei redditi più bassi e che rientrano in determinate soglie.
Sono individuate quattro fasce di reddito: sotto i 15 mila; da 15 a 28mila; da 28 a 50mila; oltre i 50mila.
Come avevamo detto, oltre alle suddette fasce, esiste un ulteriore sostegno per i lavoratori appartenenti alla fascia di reddito compresa tra i 25 e i 35mila euro. Tutto ciò serve ad evitare un regime penalizzante dovuto a detrazioni pregresse, in particolare a quelle stanti alle buste paga dell’anno 2021.
L’analisi sulle metodologie di funzionamento del nuovo regolamento previsto dalla legge di bilancio 2022, sono contenute in una circolare dell’Agenzia delle Entrate (4/E del 18/02/2022). LA cosa interessante che evince da quanto redatto nella suddetta circolare, sta nel fatto che, l’agenzia specifica che il tutto va corrisposto nella sua interezza nel corso dell’anno solare.
In ragione di quanto detto, trattandosi di anno solare, la circolare spiega che la maggiorazione sulle detrazioni imposta dalla legge di bilancio, entra in vigore fin dai primi mesi dell’anno 2022 e dalle buste paga a questi riferiti. Alla fine dell’anno in corso, o comunque del rapporto di lavoro, la detrazione verrà ricalcolata in base al reddito annuo complessivamente erogato.