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BENEFICIARI CIGS E FORMAZIONE LAVORO

BENEFICIARI CIGS E FORMAZIONE LAVORO


7 ottobre 2022 | Lavoro e dintorni
BENEFICIARI CIGS E FORMAZIONE LAVORO

BENEFICIARI CIGS E FORMAZIONE LAVORO

La cosiddetta cassa integrazione guadagni detta anche CIG e un istituto che la legislazione italiana prevede attraverso l’erogazione di una prestazione economica. La gestione delle erogazioni è assegnata all’INPS e all’INPGI. Tale istituto interessa tutti quei lavoratori che sono sospesi dall’obbligo di eseguite la prestazione lavorativa o che, in alternativa, lavorino a orario ridotto. Tale istituto, molto importante a livello previdenziale, si distingue in due segmenti: il CIGO - con risorse degli stessi INPS e INPGI – è detto ordinario; il CIGS – con risorse del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali – che invece si pone come istituto straordinario. Nel definire quest’istituto, la ratio legis è senza dubbio quella di contribuire al sostegno delle aziende in momentanea difficoltà, andandole a sollevare dalla gestione di alcuni costi riguardanti la manodopera temporaneamente non utilizzata. In connessione a tale istituto, per finalizzarlo nei suoi intenti, è stato varato il programma di formazione qualificata per tutti i lavoratori che fruiscono di tale sostegno, ed in particolare per coloro che beneficiano della CIGS. Il programma appena varato ha avuto attuazione con la pubblicazione su Gazzetta Ufficiale n.227 del 28 settembre 2022. Tale comunicazione va a rendere attivo il Decreto del 2 agosto 2022 del Ministero del Lavoro. Quest’ultimo si pronuncia su tutte le norme che attuano le iniziative di formazione destinate a tutti coloro che beneficiano di integrazioni salariali e straordinarie. Coloro che potranno prendere parte e beneficiare di iniziative a carattere formativo o comunque di riqualificazione professionale, sono coloro che fruiscono di tutele garantite dal titolo I, capo III, e dal titolo II del D.lgs. 148/2015, riguardanti la costanza di rapporto di lavoro. È possibile partecipare a tali iniziative anche mediante l’usufrutto di Fondi paritetici interprofessionali ed anche con il cofinanziamento delle Regioni. Tutti i percorsi di formazione potranno essere avviati ed erogati in coerenza con quanto prevede la legge; laddove sia menzionato e pattuito nel verbale di accordo sindacale; in concomitanza con tutte le procedure definite dai sindacati, per procedere all’accesso agli assegni di integrazione salariale dei Fondi di solidarietà. Lo scopo della formazione è proprio quello di evitare l’esubero e favorire il riassorbimento in azienda oppure incrementare l’occupabilità del lavoratore in funzione di processi di mobilità o ricollocazione.

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