AI e l'imprenditoria che cambia

Come l’intelligenza artificiale cambierà il mercato del lavoro?
Il rapporto, dal titolo “Gli impatti di AI e di Blockchain sui modelli di business”, realizzato dal professore ordinario di “Innovazione strategica”, nonché fondatore e ideatore del SIF (Strategy Innovation Forum), Carlo Bagnoli, parte dall’analisi strutturale di oltre 180 studi sull’argomento, entrando a fondo nel computo dei mutamenti che le tecnologie in esame hanno apportato al modo di fare impresa, di gestire le risorse e i processi aziendali.
Gli ambiti maggiormente coinvolti sono 3: il manifatturiero, il retail e la sanità.
Si parte dal presupposto che è possibile immaginare una forte, se non completa, automazione in tutti e tre i settori coinvolti, in particolar modo per ciò che concerne i lavori attualmente svolti dall’uomo. Il 16% delle fonti esaminate dal rapporto, più nel dettaglio, parla di un aumento dell'ottimizzazione delle linee di produzione attraverso la creazione di sistemi di smart manufacturing, e di macchinari dotati di nuove e più avanzate capacità cognitive e di apprendimento e in grado di migliorare le performances di monitoraggio, l'auto-correzione dei processi e l’incremento della manifattura on-demand.
L’universo del retail, invece, si avvantaggerà delle innumerevoli funzionalità offerte dall'AI (e dalla blockchain) per realizzare prodotti e servizi sempre più personalizzati, incrementare l'engagement del cliente e aumentare le vendite, lavorando sulle preferenze in sede di acquisto online dei consumatori.
È lecito aspettarsi, infine, che il settore sanitario, registrerà i maggiori impatti facendo propri strumenti di monitoraggio dello stato di salute dei pazienti (sia negli ospedali sia presso le abitazioni private) grazie a dispositivi in grado di raccogliere e comunicare i dati biometrici. I pazienti, a loro volta, potranno autonomamente controllare i propri esami tramite smartwatch allacciati ai polsi e contribuire in modo determinante al rilevamento più rapido e preciso dei dati sanitari e a una diagnostica più attendibile.
Oltre ad entrare nel merito di settori dell’imprenditoria ben precisi, lo studio ci regala previsioni anche per ciò che concerne settori generici del lavoro, come il customer service, la logistica e le risorse umane. Questi ultimi ambiti godranno di grandi benefici grazie all’implementazione tecnologica.
Le nuove modalità di interpretare e analizzare i dati dei clienti, per esempio, permettono alle aziende di progettare con precisione la domanda e raggiungere i clienti in target con una comunicazione personalizzata. Ne consegue un engagement più performante grazie allo sfruttamento delle interazioni tramite chatbot e assistenti virtuali che possono guidare il processo di acquisto. I prodotti, e anche questo è un tema più che dibattuto, saranno sempre più personalizzati, grazie all'integrazione automatica e in tempo reale dei feedback degli utenti nella fase di design. L'AI, va dunque ad aprire la strada a significative variazioni anche nella gestione dei rapporti con i fornitori ed è una consuetudine riscontrata nel 12% delle fonti analizzate.